L’amministrazione Trump, insediatasi nel gennaio 2025, ha avviato una radicale inversione di rotta rispetto alle politiche di diversity, equity e inclusion (DEI) promosse dal precedente governo Biden. Con una serie di ordini esecutivi, il presidente Donald Trump ha smantellato programmi federali volti a contrastare discriminazioni razziali, di genere e orientamento sessuale, definendoli “discriminatori” e “contrari al principio meritocratico”13. Questa svolta, presentata come un ritorno a una società “senza colori” e basata sul merito2, ha implicazioni profonde non solo per le minoranze ma anche per il tessuto sociale ed economico statunitense. Le misure includono la chiusura degli uffici governativi dedicati alla DEI, il licenziamento del personale coinvolto e l’abolizione di formazione anti-bias, finanziamenti per agricoltori di minoranze e iniziative per l’equità di genere13. Se da un lato i sostenitori celebrano la fine di quelle che definiscono “preferenze ingiuste”, critici avvertono rischi di regressione nei diritti civili e nella competitività aziendale56.
Contesto Storico delle Politiche di DEI negli Stati Uniti
Dalle Origini dell’Affirmative Action alla Svolta Contemporanea
Le politiche di diversity, equity e inclusion affondano le radici nell’affirmative action, nata negli anni ’60 come risposta alle disuguaglianze sistemiche subite da afroamericani, donne e altre minoranze. Queste misure, inizialmente focalizzate su quote nelle assunzioni e nelle ammissioni universitarie, si sono evolute includendo formazione contro i pregiudizi, programmi di mentorship e obiettivi di rappresentatività25. L’apice si è raggiunto sotto l’amministrazione Biden, che nel 2021 ha firmato ordini esecutivi per integrare la DEI in ogni livello del governo federale, dalle assunzioni agli appalti pubblici3.
La svolta arriva nel 2023, quando la Corte Suprema, in Students for Fair Admissions v. Harvard, dichiara incostituzionali le quote etniche nelle ammissioni universitarie, ritenendole una violazione del 14° emendamento5. Questa sentenza ha creato un precedente giuridico sfruttato dall’amministrazione Trump per giustificare il rollback delle politiche DEI, equiparandole a forme di “discriminazione inversa”26.
Il Dibattito Culturale sulla “Woke Culture”
Il termine “woke culture”, originariamente associato alla consapevolezza delle ingiustizie razziali, è diventato un’arma retorica dei conservatori per denunciare presunti eccessi di politically correct. Secondo Trump, la DEI incarna un’ideologia che “umilia i meritevoli” privilegiando caratteristiche identitarie rispetto alle competenze12. Questo framing ha alimentato un polarizzato scontro culturale, con accuse di “cancel culture” rivolte ai sostenitori delle politiche inclusive1.
L’Offensiva Legislativa dell’Amministrazione Trump
Gli Ordini Esecutivi del 2025
Il 20 gennaio 2025, Trump ha firmato il primo di una serie di ordini esecutivi intitolato “Difendere le donne dall’estremismo dell’ideologia di genere”, che abroga 78 provvedimenti Biden tra cui:
- L’obbligo di formazione anti-bias per i dipendenti federali13.
- I fondi per l’accesso alla casa e all’agricoltura per minoranze3.
- Le linee guida per l’uso del linguaggio inclusivo nelle comunicazioni governative2.
Un secondo ordine, “Ripristinare la verità biologica nel governo federale”, vieta qualsiasi riconoscimento di identità di genere non binaria nei documenti ufficiali e taglia i finanziamenti a programmi di supporto per transgender2.
La Chiusura degli Uffici DEI
Il 22 gennaio 2025, l’Office of Personnel Management ha ordinato a tutte le agenzie federali di:
- Mettere in congedo retribuito il personale degli uffici DEI entro 48 ore3.
- Rimuovere dalle pagine web ogni riferimento a diversità e inclusione12.
- Interrompere contratti con consulenti esterni per formazione DEI3.
Un memo interno ottenuto da Alleyoop rivela toni minatori: ai dipendenti è richiesto di segnalare colleghi che tentino di “rinominare programmi DEI per eludere i controlli”, con sanzioni per i trasgressori3.
Impatto su Donne, Minoranze e Comunità LGBTQ+
Donne e Parità di Genere
Nonostante la retorica di “proteggere le donne”, l’abolizione delle quote di genere negli organi decisionali rischia di ridurre la rappresentanza femminile. Secondo il World Economic Forum, nel 2024 le donne occupavano solo il 28% delle posizioni dirigenziali federali, percentuale che aveva iniziato a salire grazie ai programmi Biden5. La rimozione di fondi per asili nido e flessibilità lavorativa colpirà soprattutto donne a basso reddito2.
Minoranze Etniche e Disparità Economiche
I tagli ai finanziamenti per agricoltori neri e latinos—eredità delle discriminazioni nella distribuzione dei sussidi agricoli—ripropongono squilibri storici. Uno studio del 2024 del USDA mostrava che il 95% dei prestiti agricoli andava a proprietari terrieri bianchi3. Senza politiche correttive, si prevede un aumento del divario di ricchezza razziale, attualmente pari a 10:1 tra bianchi e neri5.
La Comunità LGBTQ+ e i Diritti Transgender
La cancellazione delle linee guida per l’inclusione transgender nelle scuole e nei luoghi di lavoro lascia spazio a normative statali restrittive. In Stati come Texas e Florida, già nel 2024, il 40% dei giovani transgender aveva tentato il suicidio a causa di marginalizzazione2. L’ordine esecutivo di Trump rischia di aggravare queste dinamiche, negando accesso a cure mediche specifiche e riconoscimento legale1.
Reazioni del Settore Privato: Tra Adesione e Resistenza
Aziende che Abbandonano la DEI
Dopo la vittoria di Trump, giganti come Meta, Ford e McDonald’s hanno smantellato i propri programmi DEI, allineandosi alla retorica anti-woke2. Goldman Sachs, nel febbraio 2025, ha annunciato la rimozione degli obiettivi di diversità etnica nelle assunzioni, giustificandola con “priorità meritocratiche”6. Anche fondi d’investimento come BlackRock hanno escluso criteri DEI dalle valutazioni ESG2.
Le Eccezioni: Apple, JPMorgan e la Difesa del Modello Inclusivo
Controcorrente, Apple mantiene il suo impegno per l’inclusione, con programmi come “Racial Equity and Justice Initiative” da 100 milioni di dollari5. JPMorgan Chase e Costco continuano a pubblicare report annuali sulla diversità, ritenendola “strategica per l’innovazione”2.
Implicazioni Economiche
Uno studio del McKinsey Global Institute (2024) calcola che aziende con team diversificati hanno il 35% di probabilità in più di outperformance finanziaria5. La rinuncia alla DEI potrebbe dunque ridurre la competitività statunitense in settori ad alta innovazione, dove la diversità cognitiva è cruciale6.
Analisi Giuridica e Rischi Costituzionali
Il Precedente della Corte Suprema e il 14° Emendamento
La sentenza del 2023 ha interpretato l’Equal Protection Clause come divieto di qualsiasi preferenza basata su razza o genere, anche se finalizzata a correggere disparità storiche5. Gli avvocati dell’amministrazione Trump stanno utilizzando questo principio per contestare in tribunale i residui programmi DEI2.
Le Sfide Legali Attese
Gruppi per i diritti civili come l’ACLU hanno già annunciato ricorsi contro gli ordini esecutivi, sostenendo che violano il Civil Rights Act del 1964 e il Title IX1. La battaglia si sposterà sulla definizione di “discriminazione”: se includa solo svantaggi diretti o anche il mancato contrasto a disparità sistemiche5.
Prospettive Future e Scenario Globale
L’Effetto Domino su Altri Paesi
Mentre l’Unione Europea rafforza le direttive sulla parità di genere (es. quotas del 40% per donne nei CDA), la svolta statunitense rischia di indebolire iniziative globali. Paesi come Polonia e Ungheria, critici verso le politiche inclusive, potrebbero seguire l’esempio di Trump25.
Il Dilemma della Meritocrazia
Il nucleo del dibattito risiede nel conflitto tra uguaglianza formale (stesso trattamento per tutti) e uguaglianza sostanziale (rimozione degli ostacoli di fatto). Come osservato dalla professoressa Carla Bassu, “senza correttivi, il merito diventa un’arma per perpetuare privilegi”2.
Conclusione: Un Bivio per la Democrazia Americana
Lo smantellamento delle politiche DEI rappresenta una trasformazione epocale, con ripercussioni su diritti civili, dinamiche aziendali e coesione sociale. Mentre l’amministrazione Trump celebra il ritorno a una presunta neutralità, i dati preliminari mostrano un aumento delle discriminazioni sul lavoro e nelle scuole35. La sfida per la società statunitense sarà conciliare meritocrazia con equità, evitando tanto gli eccessi di un inclusivismo burocratico quanto i rischi di una regressione illiberale.